26 novembre 2016: IV incontro – Quinta punta della Stella:
Maria Grazia chiede ai presenti di fare mente locale su episodi recenti (dopo l’ultimo incontro) in cui abbiano affermato il loro senso del valore e quale sensazione abbiano rispetto all’argomento di oggi.
Dopo aver raccolto i pareri dei membri del gruppo e aver fatto una breve introduzione sul tema, Maria Grazia si inoltra nell’argomento:
INTIMITA’: la parola deriva dal termine greco che significa “Soffio”, è il luogo sacro dell’Anima.
Si tratta di una dimensione non strutturata, molto profonda, che tocca l’Anima, pertanto un luogo molto delicato e quindi da proteggere. Deriva dall’ascolto profondo che conduce a determinate azioni, che solitamente non sono forzate ma spontanee.
Elementi base dell’Intimità sono la SPONTANEITA’ e la PROTEZIONE (finché non raggiungo il livello di sicurezza che mi permette di andare ancora più nel profondo).
Si tratta della parte più profonda della nostra essenza, spesso invisibile anche a noi stessi; è quel luogo segreto dove creiamo un punto di contatto tra la nostra vita terrena e quella spirituale, è il luogo dove possiamo accedere al contatto con Dio.
Più facciamo esperienza di questa profondità e più dovremmo sentire una grande inquietudine, perché è quel luogo dove tocchiamo una dimensione più elevata, che dà un senso alle cose concrete, ma che spesso contrasta con la concretezza.
L’Intimità è prima di tutto una dimensione individuale, proprio come se fossimo gli “amanti di noi stessi”; poi, allora, possiamo trovare l’intimità nella relazione con gli altri. Più accedo a me (e questo mi dà inquietudine), più posso poi toccare l’Anima dell’altro.
NON ESISTE INTIMITA’ SENZA AMORE VERSO SE STESSI E NON ESISTE AMORE VERSO SE STESSI SENZA ENTRARE IN QUESTA DIMENSIONE PROFONDA.
Nell’intimità ci sono anche le parti personali più buie: la fragilità, la cattiveria (che tutti abbiamo, quella parte che contiene i sentimenti più brutti, quali l’invidia, la gelosia…che però, se vengono riconosciuti e se ci prendiamo la nostra responsabilità, possono diventare parti evolutive).
Posso quindi decidere di stare in questa dimensione o usare le parti più buie per sviluppare un percorso di guarigione e questo mia fa incontrare parti di me e degli altri altrimenti nascoste e incomprensibili.
L’Intimità è la “stanza segreta dell’Anima”, dove spesso avvengono i più grandi misfatti umani o le più elevate lezioni d’Amore.
Abbiamo tutti dentro una spinta tanto elevata quanto malvagia: dentro al “Contenitore” ci sono parti opposte.
NEL PEREGRINARE DENTRO QUESTA STANZA, perché l’Intimità conduca all’Anima (personale e relazionale) e alla sua evoluzione verso il bene, ci sono dei passaggi da vivere:
Per arrivare a questo mi pongo interiormente delle domande: chi sono? Dove vado? Come mai vivo? Qual è il mio compito specifico? Perché sono venuto al mondo? Sono felice? Vivo o no pienamente? Come sto costruendo la mia felicità/infelicità? Sto veramente vivendo la mia vita? Cosa sto aspettando?
Quando sono fragile, stanco, arrabbiato, solo…come curo il mio corpo, la mia salute, la mia alimentazione…?
Il TOCCO DELL’ANIMA NELLA RELAZIONE fa solo fare passaggi evolutivi, non involutivi. Se torno indietro sto soddisfando altri tipi di bisogni e mi chiedo perché…
Quando si ripetono certe caratteristiche nelle relazioni, MANCA IL CONTATTO CON SE STESSI E LA CONSAPEVOLEZZA PROFONDA DI SE’.
Serve RESPONSABILITA’.
SOLO VIVENDO QUESTO SONO PRONTO ALL’INCONTRO CON L’ALTRO, con il quale dobbiamo vivere le stesse tappe: sostare, riconoscerlo, proteggerlo e proteggersi nella relazione, provare compassione e tenerezza…
* Al termine dell’incontro, attraverso un’esercitazione, i presenti vengono invitati a tracciare la propria MAPPA PER STARE IN INTIMITA’
Roberta Giuriatti