”Desidero condividere alcune importanti riflessioni legate al concetto di RESPONSABILITA’ – LA RESPONSABILITA’ DI VIVERE.
Mai come in quest’anno mi è capitato di affrontare a livello terapeutico il grande Valore dell’Essere Responsabili.
Il senso di Responsabilità si sviluppa man mano che ci evolviamo, cresciamo nel tempo, in cui impariamo a relazionarci e a distinguere il nostro confine da quello dell’altro, riconoscendone la grande importanza del proteggerlo, difenderlo, perché è il nostro spazio vitale.
E’ fondamentale metterlo in relazione con tanti altri confini, fino ad arrivare a quel confine così potentemente delicato che riguarda la relazione di coppia.
Ho fatto questa premessa per interrogarmi sul perché molte “donne” quando entrano in una relazione di coppia dimenticano o, misteriosamente, perdono questo grande compito di protezione e riconoscimento che hanno prima di tutto verso se stesse e cioè quello di essere responsabili dei propri spazi vitali, della propria vita, e mi spiego:
– Molte donne, lasciate, tradite ,maltrattate asseriscono di aver fatto di tutto per la loro relazione al punto di aver trascurato se stesse, al punto di aver lasciato correre tante cose al limite o anche oltre il limite della dignità personale pur di non perdere le briciole di un po’ d’amore.
– Molte donne vivono relazioni insoddisfacenti dove l’unico motivo del mantenere la relazione con l’altro è la paura di cadere in una solitudine annientante.
– Molte donne fanno credere al proprio uomo di essere fragili e bisognose, vendendo e perdendo il proprio potenziale creativo che potrebbe renderle più forti e speciali per paura che una troppa visibilità possa generare un abbandono.
Potrei aggiungere tanti altri esempi perché molte sono le situazioni di disagio, grave difficoltà, non responsabilità e quanto ho scritto relativamente al mondo femminile, a volte lo ritrovo con modalità diverse anche nel mondo maschile.
Rischiare la propria responsabilità e, molto spesso, perderla in favore di un’illusione di sicurezza che spesso si trasforma in una dipendenza affettiva con epiloghi talvolta drammatici, è qualcosa di infinitamente grave per la propria esistenza.
Cosa avviene nel percorso terapeutico, quando una donna decide di “cambiare” questa consapevole o inconscia passività?
1) Il primo passaggio è l’ACCOGLIENZA non solo del terapeuta verso la persona, ma anche l’Accoglienza intesa come la capacità di sentire che c’è un “posto”, un” luogo”, dove posso esistere senza dover essere o fare, dove è possibile provare ed imparare ad esistere per me stessa ed è possibile imparare ad Amarmi riconoscendomi in diritto di farlo per me stessa.
E’ il primo passaggio in cui la persona può riconoscere l’importanza di esserci a questo mondo a partire da se stessa. Questo significa che già quando una persona, varca le soglie di uno studio psicologico, fa una chiara richiesta di essere Vista così com’è senza forzature o sensi di dovere, e il suo importante bisogno è quello di ricevere il massimo dell’attenzione.
2) il secondo passaggio particolarmente delicato, è quando la persona e in questo caso la donna, si mostra finalmente nelle grandi paure, e mi preme sottolineare che finalmente le mostra a se stessa, senza mentirsi, e questo diventa possibile perché si lascia accompagnare da una intensa e profonda dimensione di Bene che diventa Amore verso se stessa, mentre manifesta tutta questa sua sofferenza, finalmente senza temere incomprensioni, derisioni, ripercussioni o peggio ancora violenze di qualsiasi genere.
Questi due passaggi sono terapeuticamente i primi passi legati alla “Legge evolutiva dell’Amore” che permettono di affrontare le basi di un possibile cambiamento e che riguardano i due bisogni iniziali legati alla capacità di sviluppare la propria responsabilità ad esserci veramente nella propria vita:
-Bisogno di essere Amato ed Accolto Incondizionatamente
-Bisogno di fare esperienza di un Amore Sicuro che Protegge
Nel prossimo articolo parlerò degli altri passi terapeutici legati alla teoria dell’Amore.
Maria Grazia Smajato
Le foto delle danzatrici sono di Roberta Manzin