Nel secondo incontro del 28 marzo, la dott.ssa Maria Grazia Smajato si è addentrata con il gruppo nella “vita della stella”, riferendosi alla sua “Legge evolutiva dell’Amore” e invitando i presenti, attraverso alcuni esercizi, ad osservare (con la testa, con il cuore e con l’intuizione) l’evoluzione dell’Amore nelle loro vite.
In un primo momento di condivisione tra i partecipanti sullo stato d’animo del momento, sono emersi vissuti di “coraggio, cambiamento, evoluzione, serenità, positività, comprensione profonda e nuova del messaggio: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Maria Grazia ha poi iniziato a spiegare la prima punta della Stella, prima tappa della sua teoria: il bisogno di ognuno di essere amato ed accolto incondizionatamente, invitando il gruppo ad ascoltare la spiegazione e, contemporaneamente, a fare memoria dei momenti della propria vita legati ai contenuti presentati.
La parte centrale della Stella parla di “Amore Incondizionato”: la nostra origine non è in questo mondo, ma nella dimensione divina, spirituale; ad un certo momento, in questa dimensione terrena, due genitori ci danno un corpo fisico che “riveste” la nostra anima e con cui iniziamo un cammino.
Proveniamo quindi da un amore puro, che impregna profondamente tutto il nostro Essere. A volte (ma non sempre) questo preziosissimo e fondamentale messaggio, viene ribadito dai genitori nei primi tre anni di vita dei propri figli anche con espressioni del tipo: “Ti amo di amore infinito”, “Sei il mio Universo”.
Se il passaggio terreno dell’Anima non è accolto come dovrebbe, la vita si muoverà affinché ogni persona riesca a costruire l’Amore Incondizionato nella sua vita, ripopolando una dimensione carente. Il compito che in origine era dei genitori, a quel punto deve diventare nostro e l’imperativo per ognuno dovrà essere: “Amati!”.
Noi viviamo la nostra esistenza con il Bene Divino dentro di noi ed è pertanto necessario che non si interrompa mai il nutrimento spirituale che contatta la nostra parte più intima e profonda. Quando l’Amore Divino incontra l’Amore umano nella vita terrena, avvengono 4 passaggi di consapevolezza e di crescita:
Dopo questo primo momento teorico, Maria Grazia ha proposto al gruppo un “sogno guidato”, ad occhi chiusi, sulle emozioni e sensazioni nei vari passaggi descritti: si sono mossi per ognuno scenari intimi bellissimi, di una grande potenza emotiva, che sono stati anche condivisi tra i partecipanti.
La dottoressa ha invitato il gruppo e riflettere, nelle prossime settimane, sui contenuti emersi e sulle loro possibili evoluzioni, dandone un senso profondo, uno sguardo benevolo e affettivo, come parti preziose per la propria Anima e per il proprio corso su questa terra.
In conclusione, Maria Grazia ha evidenziato che il percorso di questo gruppo è un cammino di guarigione che porta a movimenti evolutivi anche se e quando non sembra che vada a toccare dimensioni particolarmente profonde.
Anche l’eventuale senso di fragilità che ne può conseguire porta evoluzione e va pertanto accompagnato con rispetto e amore. Nel corso del cammino emerge, consciamente e inconsciamente, la parte da curare, sulla quale noi stessi potremo agire, in modo spontaneo e fluido.
Parole-chiave di conclusione e saluto condivise tra partecipanti: “onestà, miracolo, valore dell’Essere Umano nella sua essenza, star bene, stupore di sé, gratitudine per l’accoglienza e la condivisione, stare dentro a ciò che è emerso, stupore per il sentirsi maturati, dare dignità alle lacrime (linguaggio dell’anima)”.
E arrivederci al 23 maggio alle 9.30!
Roberta Giuriatti